ORGANIZZATA E PROMOSSA DA ART GALLERY GREGORIO VII di Peter Manchia
Sabato 24 febbraio alle ore 17 presso la Art Gregory Gallery di via Gregorio VII a Roma sarà inaugurata la mostra retrospettiva su Nelvis Fornasin, Cento Anni d’incanto e Bellezza, curata da Roberto Litta.Saranno esposte 20 tra le opere più significative del talentuoso percorso artistico di uno degli ultimi grandi pittori del Novecento italiano. Inoltre verrà presentato il catalogo generale ragionato dell’ artista che vi consentirà di conoscere l’intera raffinata produzione di Nelvis Fornasin.
Medico e artista sensibile e raffinato, probabilmente ultimo interprete della grande scuola paesaggistica napoletana. Roberto Litta, ci racconterà l’alto valore artistico delle opere di Nelvis Fornasin.
Cento Anni d’incanto e Bellezza.
Mi sono avvicinato con umiltà e rispetto alle opere di Nelvis Fornasin, una personalità eclettica poliedrica e un vulcano di creatività. Un medico consapevole della responsabilità del patto di Ippocrate nel curare i malati e in particolare modo i bambini, ma attento anche alla cura delle coscienze e dell’anima. Nello svolgere una professione così delicata e impegnativa ha sempre trovato il tempo per rispondere presente al sacro fuoco dell’Arte. Come se fosse l’ultimo rappresentante della grande tradizione dei paesaggisti Napoletani della seconda metà dell’800 caratterizzata da forti qualità artistiche del calibro di Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini, Raffaele Ragione, Francesco Lojacono, Attilio Pratella, Rubens Santoro, Carlo Brancaccio, Vincenzo Irolli.
Nelvis Fornasin non aveva bisogno di predisporre bozzetti dei suoi paesaggi, dei suoi porti o dei suoi mercati, Nelvis era talmente padrone della sua grande abilità tecnica che in poco tempo recuperava dall’infinito scrigno della sua memoria visiva le immagini che poi riproduceva sapientemente sulle tele con particolari sfumature cromatiche e giochi di spatola che assicurano ai suoi quadri certezza di interesse e valore nel tempo di oggi e sempre più nel futuro. Questa retrospettiva fortemente voluta dai figli Enrico, Francesca, Lorenzo e Luca non è soltanto un nuovo gesto di affetto dei figli per un padre medico e artista esemplare , ma rappresenta un percorso che ha portato alla creazione del catalogo generale ragionato Fornasin. Abbiamo titolato questa retrospettiva Cento Anni d’incanto e Bellezza. Proprio perché Nelvis Fornasin sapeva stupire con la dolcezza e la forza cromatica dei suoi dipinti, delle sue ceramiche non si è mai mosso nell’arte con intento di cercare auto referenzialità o popolarità, ma solo con il desiderio di continuare a fare conoscere la bellezza della pittura italiana e cercando di inspirare con le sue opere nell’osservatore momenti di gioiosa contemplazione in contrasto con la frenesia dei tempi quotidiani. Un uomo, un medico un artista perbene nato in Friuli ma che ci ha lasciato il 18 agosto del 1996. Le sue opere ci faranno sempre pensare a come il ricordo, l’affetto e la grandezza dell’arte rappresentino la capacità apotropaica degli esseri umani di sconfiggere la paura della morte. Di questa capacità artistica e umana Nelvis Fornasin ne è stato e ne sarà sempre sensibile e raffinato rappresentante. Roberto Litta