Maria Falesiedi

Italia, Tuscania

Maria di Solidea Falesiedi è nata a Piansano (VT), da circa 40 anni vive e lavora a Tuscania. Dopo il diploma tecnico commerciale, ha proseguito i suoi studi alla facoltà di Beni Culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo. Ha partecipato a varie mostre personali e collettive , sia di carattere nazionale che internazionale. Svolge da tempo una sua personale ricerca, volta a sezionare, ricomporre varie figure che diventano astratte, in un contrasto di colori e materiali sempre presente. Giocando con poche tonalità riesce a creare mutevoli prospettive psicologiche, creando , così opere che tendono a comunicare situazioni intimistiche.

Opere


Informazioni

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Su di me

ESPOSIZIONI

Mostre

2007 Tuscania, Chiesa di S. Agostino, mostra collettiva in onore del concittadino artista  Giuseppe Cesetti, patrocinata dal comune di Tuscania, Assessorato alla cultura.

2009 Tuscania. Ex Chiesa S. Croce: Mostra personale ” Le facce , le vele ” a cura di Enio Staccini, con il patrocinio del Comune di Tuscania, assessorato alla cultura.

2010 Viterbo Sala Anselmi : Mostra personale ” Odori, colori, profili di vento” , con il patrocinio della provincia di Viterbo, Assessorato alla cultura, critico, Marcello Carriero. Scritti di Emanuele Modigliani.

2011 Vitorchiano, mostra personale, Pennelli alla Brace.

2011 Pian di Meleto ( PU) , Castello Conti Oliva: Mostra collettiva, Cent’anni d’arte.

2014 Tuscania Galleria d’arte ” Il Cavallino  di Cesetti. Mostra collettiva.

2015 Tuscania Galleria d’arte ” Il Cavallino di Cesetti, mostra collettiva.

2015 Viterbo Chiesa degli Almadiani, mostra collettiva in memoria di Manuela Feliziani, ” Con Manuela”

2016 Viterbo Chiesa degli Almadiani , mostra personale, con il patrocinio del Comune di Viterbo, Assessorato alla cultura, con scritti di Emanuele Modigliani.

2021 mostra collettiva ” Facciamo Quadrato! Espressioni Contemporanee, a cura di Mimmo di Benedetto, 17 ~30 Luglio 2021, Palazzo Pretorio, Terra del Sole (FC), con il patrocinio del comune di Castrocaro Terme, Assessorato alla cultura.

2022 Mostra collettiva, concorso internazionale, Space One, a cura della galleria d’arte studio CiCo, in collaborazione con la scuola d’ingegneria aerospaziale della Sapienza, Università di Roma.

2022 Mostra collettiva “Factory” a cura di Berardo Montebello, Jessica Montebello e Maurizio Vitiello.presso la Respirart Gallery di Berardo Montebello, Giulianova ( TE)

2022 Mostra collettiva al Mitreo Iside di Roma. Mostra Evento, ” Costruttori di Pace” Giugno~Luglio 2022.

2022 Mostra collettiva, ” Imagining” , Luglio ~Agosto 2022, Palazzo Scacciaricci, Viterbo, Piazza San Pellegrino, con il Patrocinio della Provincia di Viterbo, curatore Gianfranco Mascelli.

2022 , gennaio 2023  Mostra collettiva, ” Il dono” Presso la Galleria studio CiCo Roma 

2022 Dicembre, 2023 marzo, Roma, Galleria Minima di Mario Tosto, mostra collettiva, Roma Art Week, ” il corpo della donna”

BIOGRAFIA

Nelle opere in ” progress” di Maria di Solidea Falesiedi, è innegabile la presenza di quel moto d’animo ad ogni operare artistico, un’autentica e originale espressività che porta lo spettatore ad un viaggio incerto al quale siamo chiamati vivendo. Le opere di Maria sono simili a specchi magici , dove si viene chiamati a intraprendere il proprio di viaggio, verso se stessi e verso l’altro/specchio, come Maria di Solidea Falesiedi ha intrapreso nelle sue opere.
Enio Staccini.
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Il vaso fisiognomico, di Luca Maria Patella, si ispirava al contrasto ambiguo tra figura e sfondo, un gioco ottico messo in atto nel Diciassettesimo secolo, per evidenziare l’arbitrarietà dell’occhio umano e della mente che predilige soggetti diversi. L’opera è un divertimento pittorico, in cui le linee di due volti si affrontano su un campo di timbro diverso in modo da fare uscire , una volta la silhouette delle due facce o un vaso. Il contrasto è anche il tema dei ritratti di Maria di Solidea Falesiedi, che dipinge i suoi ritratti come macchie astratte su fondi contrastanti. Come l’artista britannico Gary Hume, la Falesiedi predilige la dimensione umbratile, che evita la descrizione minuziosa e riduce la faccia a una sagoma. Dopotutto in latino Personae si riferisce alla maschera , al ruolo rappresentativo del volto che si riconosce sulla scena del mondo. Il profilo marca una zona fino a diventare segno astratto con cui organizza la superficie. In questa de finzione scommette sul margine, quasi fosse l’unico punto per individuare una presenza che s’affaccia sul vuoto.

Marcello Carriero, storico e critico d’arte.