Ho accettato con grande soddisfazione l’invito di LAURA SCRIBANO e PETER MANCHIA di ART GALLERY GREGORIO VII, a presentare la mostra “ARTE E I SUOI TEMPI”. Senza dubbio l’arte è contaminazione di generi, esperienze ed istinto e non a caso gli artisti selezionati per questa collettiva dimostrano nelle loro opere abilità tecnica e grande capacità di sperimentazione. Si trova un segmento comune tra loro, la voglia di esprimere il tempo che viviamo nell’arte, non più fattore convenzionale sospeso ma arte vissuta e da far vivere.
Gli artisti in questa mostra, con grande ostinazione, lanciano oltre il tempo la visione articolata delle loro opere per farci percepire la forza dell’immagine non più solo come semplice ammirazione o contemplazione ma senso interiore ed evocativo, proiezione e contestualmente memoria condivisa, insomma trasformano l’arte in un ricordo indelebile cosciente e consapevole della nostra esperienza umana. E’ nella proiezione del nostro essere difronte ad un’immagine che in fondo viviamo. Gli artisti, eterni custodi della fragilità dei colori, che come bambini da allevare si trasformano in adulti forti una volta impressi nelle tele, concorrono a sfidare il tempo e a rendere le loro opere immortali.
Il guadagnare l’immortalità non sottrae l’arte dal padroneggiare l’immagine, renderla strumento di analisi dei tempi attuali e liberarci dalla schiavitù dell’ordinario permettendoci di respirare il bello del talento umano sostanzialmente elevarci. Immagine non solo come ricordo onirico del desiderio, frequentemente non raggiunto, ma dimensione oltre lo spazio immediato e temporale in grado di aggiungere a ciò che vediamo nelle opere, molti altri elementi, ispirazione, commozione, sensualità in modo di rendere le nostre emozioni un elemento in grado di farci percepire oltre l’imposizione del quotidiano la vera essenza del percorso della nostra vita. Immagini che si riflettono dentro di noi e che stimolano la parte migliore della natura umana.
I visitatori potranno svelare il proprio inconscio, il proprio io interiore, partendo dai corpi perfetti di Paolo Pardi, attraversando gli esperimenti cromatici di Cristoforo Elefante leggendo i richiami culturali di Isabel Carrilo, stimolati dalla gestione degli spazi di Cinzia Colantoni per poi illuminarsi dei giochi di luce nelle opere di Simona De Pinho con la abilità storica e prospettica di Davide Fiorucci , le trasparenze efficaci della tecnica vetro di Ferdinando Fara, il rigore geometrico e architettonico di Domenico Zaccaria e infine la capacità con figure astratte e giochi cromatici di coinvolgere verso il bello dell’arte anche i più piccoli come fanno le opere di Jannet Gomez.
Vi aspettiamo per un viaggio nelle opere di artisti che grazie alla loro stupefacente creatività vi aiuteranno anche ad affrontare il viaggio più importante, quello dentro di voi.
Buona visita
Roberto Litta